Xavier Blog

sobota, 22 września 2007

bastardi. brutti bastardi questa volta mi avete fatto davvero scuotere la testa in segno di rassegnato, sdegnoso e profondo diniego. pure a me che avevo detto che avrei accettato in silenzio la serie b, la serie c, la radiazione, la penalizzazione, la pubblica gogna, il ludibrio generale e incondizionato, delle curve, delle piazze, dei banconi del bar, degli edicolanti e di tutte quelle categorie dello spirito e della mente che unite vanno a formare il giudizio del popolo. come un fottuto samurai avrei accettato il triste e ignominioso naufragio del mio club e di una parte della mia esistenza. una sola condizione avevo posto alla serena accettazione del verdetto: che fosse per il bene del calcio e per l’annientamento sistematico e definitivo di quella generazione di reggenti che l’avevano lasciato scivolare nella merda. avrei accettato di scendere di una categoria ulteriore pur di poter mettere la pietra tombale sulla carriera di quel poltronissimo manovratore che invece da domani, anzi da oggi, potrà tornare a dirigere federazioni, presiedere leghe, magari organizzare europei e mantenere in piedi quel sistema talmente tanto vituperato che finito il processo che avrebbe dovuto affossarlo è più forte di prima. sento già parlare di ipotesi matarrese alla lega calcio e di alessandro gaucci dirigente del genoa. gongolano presidenti bancarottieri e falsificatori di passaporti, colpevoli di reati penali per i quali non sono stati perseguiti nemmeno dalla giustizia sportiva. i monopolisti che tenevano 40 squadre per i coglioni con i diritti televisivi, che istruivano guardalinee tramite un “collaboratore” e che facevano pagare l’opposizione politica interna alla lega calcio con torti arbitrali e conseguente retrocessione potranno ricominciare a correre sorridenti sui manti erbosi di mezza europa, con una penalizzazione talmente ridicola che non fa che legittimare la loro improbabile presunzione di innocenza. magari è solo che dovendo mangiare il piattino di merda avrei ardentemente desiderato una lista più estesa dei commensali, eppure vivrò per sempre con la certezza che questo processo nato come fulgida espressione dell’etica sportivo-giudiziaria si è rivelata una triste guerra intestina al sistema la cui sola conseguenza alla luce dei fatti è stata quella di liberare una posizione di potere al fine di lasciare spazio a nuovi (nuovi un cazzo) occupanti.
comunque noi altri sgambettiamo rassegnati su quei campetti di periferia di cittadine che un tempo ci ospitavano nel precampionato e che adesso ci ospiteranno pure in campionato. i più eminenti membri della curva che si accoltellano fuori dal ritiro, forse sperando di fare clamore con la notizia dei due accoltellati mentre la notizia veramente tragica è che sia sopravvissuto qualcuno. il nuovo allenatore l’ho stimato talmente tanto da giocatore che non posso non dargli fiducia, ho solo qualche riserva sulla scelta di affidarsi a un tecnico che così giovane ha già dimostrato una spiccata propensione a perdere le finali di champions come un suo illustre predecessore (ma intanto per un bel po’ non sarà un nostro problema). l’allenatore vecchio si è scagliato sul cadavere ancora caldo della sua vecchia squadra per farne scempio delle spoglie con un cinismo e un bastardismo che mi hanno schifato nell’intimo, adeguandosi per altro allo stile di uno dei club più ributtanti e indegni della storia del calcio (spero perdano tutto il perdibile). il nuovo presidente non ha saputo sottrarsi al rito dell’esibizione dei testicoli, con risultati però altalenanti, perché negare che cannavaro sia stato ceduto quando le merdengues l’hanno già presentato, vestito e sponsorizzato mi sembra una strategia di comunicazione che non si capisce esattamente dove cazzo dovrebbe portarci. lo smembramento della squadra è stato doloroso del previsto ma ormai rimangono poche lacrime da versare. vada pure ibrahimovic, che in questi due anni ha sfoderato giocate per le quali se non mi avessero trattenuto mi sarei strappato i coglioni seduta stante, però la sua atavica discontinuità potrebbe essere insostenibile in una stagione terrificante come quella che ci aspetta. in effetti non è molto adatto alla serie b anche perché a farsi beffe di materazzi al massimo ti becchi una randellata sulle caviglie ma a provare un tunnel ai danni di uno stopper del frosinone con ogni probabilità si paga con la vita. per trezeguet ho sempre coltivato una venerazione che trascendeva di gran lunga i limiti del venerabile, anche a causa della mia nota passione per i centravanti brutti e scoordinati. in questo caso trattavasi poi del più efficace e micidiale centravanti che io mi ricordi, del quale mi mancheranno soprattutto gli stacchi inarrivabili e le conseguenti traiettorie spiazzanti impresse al pallone. la sua eventuale dipartita lascerebbe però spazio al mio grande sogno di tifoso: il panterone titolare. alcuni detrattori potrebbero obiettare che non è una bella roba sostituire trezeguet con un centravanti che è uguale a trezeguet, solo più lento, più grosso, più brutto, più scazzato, meno tecnico, meno prolifico, meno utile e meno capace di giocare a pallone. però con un randello che gli penzola dalle ginocchia che iddio ce ne scampi. e per la visione del tutto aliena che ho io del terzomondismo calcistico, in serie b contano molto di più gli attributii della tecnica. e marcelo danubio zalayeta può darci il contributo centimetrico indispensabile alla promozione. anche perché il sostituto più appetibile ormai si è accasato altrove, dal momento che è notizia di questi giorni che supermario jardel ha firmato per il beira mar e posato il suo enorme culo sul lungomare di aveiro, ridente cittadina della costa centrale portoghese definita, probabilmente da una avventore fatto di crack, la venezia lusitana. le prime indiscrezioni parlano di un paio di etti di sovrappeso e leggero ritardo di condizione. ci piace leggere tra le righe e immaginare quella sua faccia da discoteca all’ora di chiusura, quella sua panza che spinge sotto la maglietta a deformare la scritta dello sponsor e quella proverbiale incapacità di staccare i tacchetti dal suolo che ne avevano segnato l’ultima parte della carriera. eppure io me lo sento dentro che prima o poi supermario risorgerà. come risorgeremo noi, perché adesso distendete pure i muscoli del culo e della faccia in previsione di una stagione tranquilla ma intanto giù nel profondo lo sapete che torneremo a castigarvi tutti quanti come vi abbiamo sempre castigato e come vi castigheremo sempre.

atroC.T.X.Z.B.tion

Non ce la faccio più!

Ma come C***O si fa a fare una legge per le coppie gay (P.A.C.S.) quando nel nostro Paese ci sono circa 20 milioni di famiglie ETERO che per andare avanti, per mantenere i propri figli, NON SANNO PIU' DOVE SBATTERE LA TESTA?

DITEMELO!

COME C***O SI FA?

Poi mi tocca pure leggere certe affermazioni:

"MILANO (Reuters) - Il governo appoggia il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto senza discriminazioni sul loro orientamento sessuale ma senza equipararle alla famiglia.

E' quanto ha dichiarato il ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi, rispondendo a una interrogazione della Lega nord alla Camera, che chiedeva se il governo volesse di fatto equiparare queste relazioni, che comprendono quelle omosessuali, alla famiglia tradizionale".


Fatemi capire bene...

Il ministro delle politiche per la FAMIGLIA ( parliamo di famiglia "VERA", quella ETERO, quella NATURALE, quella UOMO-DONNA) invece di PREOCCUPARSI DI TUTELARE LE FAMIGLIE, di studiare come far fronte ai problemi economici di tantissime famiglie disagiate, pensa a questa c***o di legge sui c***o di P.A.C.S.!

MA SIAMO PAZZI?

PENSATE AD ELIMINARE L'IVA SUI COSTOSISSIMI PANNOLINI PER NEONATI, SUL LATTE IN POLVERE, SUI VESTITINI!

CAZZAROLA, MA DEVO DIRVI IO COSA FARE?

LE NOSTRE FAMIGLIE MUOIONO DI FAME!!!

BASTAAAAA!!

MI HANNO STUFATO CON QUESTE STR*****E!

[Narrativa -1]

(...)
E arrivò il giorno della prassi, i professori si costituirono in Corpo Accademico e quindi in Confraprofessori, il Preside in pompa grande li passò in rivista e fece il saluto della bandiera, la milizia e i corpi speciali lanciarono un urrà unisono, squadriglie di caccia punteggiavano l'empireo, viva il re o di chi ne fa le feci.
In nome della patria augurò anche a nome del capo dello stato e dl procuratore alla cultura e inaugurò un anno d'ordine e tranquillità non contemplando eventuali disastri naturali indipendenti dalla loro volontà e comunque leniti da coercenti sottoscrizioni tricolori. I professori iniziarono i giorni delle spiegazioni, dividendo compartimentalmente i programmi e dissociando le discipline, operando una grossa lacerazione puritana tra materie scientifiche e letterarie, poi disinvolte separazioni tra spirito e materia, anima e corpo, uomo e donna.
Se il guardiano di italiano si situava nel Duecento quello di filosofia indagava sui presocratici, in biologia si era la diciannovesimo secolo e in arte al distacco contemplativo di una colonna sparita a causa di una imprecisata ribellione achea, i secoli erano stati sciolti come cani mastini dai signori del feudo, si azzannavano, gettavano il panico anche tra noi che scientificamente rifuggivamo dal campo minato delle nozioni. I professori andavano così predisponendo il terreno per una dittatura inequivocabile, fatta di codificate illusioni e presunte certezze semantiche.
"L'io", "idola tribus", "i binomi", "deduzione", "ei ei fu alalà" e altre mille "monadi" fiorirono come fiori del bene dalla bocca verace dei Costituiti e si rovescaiavano sui registri, sui banchi, sui nostri "pullover" innocenti come in fotografia.
A volte declamavano perfino bibliografie ministeriali, urlavano circolari, barrivano versi che dalla loro bellezza libera si piegavano inceneriti per la ripugnanza di entrare inopinatamente in tenere memorie che umiliate non tenevano a mente che la paura filologica. Le ormai prossime interrogazioni avrebbero maturato la superiorità della Confraprofessori, allora ci sarebbe stata visibile la violenza del sistema, la nostra vita sarebbe apparsa in un casellario elettronico, valutata dagli strumenti ciechi del potere in cifre presuntuosamente inappellabili; i guardiani di classe avrebbero acceso o spento la nostra collocazione sotto l'arco della storia su di un quadrante che al Reggente sarebbe apparso come il teatro morale di operazioni definitorie. (...)

da E arrivò il giorno della prassi - Vito Riviello
(Collana Euforbia diretta da Giorgio Patrizi)
Ed. Empiria, Roma 1999
(disegno di Rocco Grieco)

VITO RIVIELLO è nato a Potenza nel 1933 e vive a Roma. Il racconto "E arrivò il giorno della prassi" ha un taglio autobiografico e generazionale, ed è ambientato nella Potenza degli anni 50/60, dove un gruppo di giovanissimi studenti lotta contro il sistema cittadino piccolo-borghese. Una satira ironica e tragicomica sul mondo dei padri che si traduce in azione diretta e concreta all'interno della scuola, dove i professori sono costituiti in Corpo Accademico e Confraprofessori, attori tristissimi di un ambiente rigorosamente chiuso, repressivo e impassibile. Riviello ne descrive minuziosamente tutti i rituali e le sue farse quotidiane, l’incapacità di dialogare, di modificarsi, di essere autorevole. Soprattutto ne decreta la sconfitta e la crisi nel momento in cui "la resistenza" della Confraprofessori ricorre come azione coercitiva a un durissimo e accanito “interrogatorio” che sfocerà nella bocciatura finale del gruppo.
by Maria Pina Ciancio
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Anche Aries II necessita ogni tanto di relax...


Sullo sfondo: discoteca Kursaal, Lignano...

Per una settimana, Aries II va in "vacanza" a Lignano presso l'ospitale Circolo Derive Lignano.

Il turismo all'aria aperta, il turismo secondo natura sono oggi la meta e lo scopo di molti turisti itineranti. Non sempre però la natura si comporta gentilmente nei nostri confronti.
Non sto adesso ad affrontare questo discorso, ad indicarne le cause, ma me ne servo per introdurre un servizio che il Ministero degli Affari Esteri offre agli italiani dopo le ultime catastrofi.

"Dove siamo nel mondo" è un servizio del Ministero degli Affari Esteri che consente agli italiani che si recano temporaneamente all'estero di segnalare - su base volontaria - i dati personali, al fine di permettere all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso. In tali circostanze di particolare gravità è evidente l'importanza di essere rintracciati con la massima consentita tempestività e - se necessario - soccorsi.

I dati raccolti in un database saranno utilizzati solo in casi di comprovate e particolarmente gravi emergenze come le grandi calamità naturali, gli attentati terroristici, le evacuazioni, etc.

Sito web: www.dovesiamonelmondo.it

Dagli Stati Uniti un Presepio Gay
NEW YORK - Polemizzando con chi vorrebbe legalizzare negli Stati Uniti le nozze gay un gruppo di studenti conservatori dell'Università del Texas a Austin ha allestito un finto presepio in cui, al posto di Giuseppe e Maria, ci sono un Gary e un Joseph e naturalmente non c'è un Gesu Bambino, ha dichiarato Tony McDonald, il presidente dell'organizzazione Young Conservatives dell'ateneo dove ha studiato anche Jenna Bush, la figlia del presidente George W. Bush.

Il presepio è stato ironicamente attribuito dai giovani conservatori all'American Civil Liberties Union, la maggiore organizzazione libertaria degli Stati Uniti "che appoggia la legalizzazione dei matrimoni omosessuali".
I Re Magi sono Marx, Lenin e Stalin "perché i fondatori dell'Aclu erano sostenitori del comunismo di stile sovietico".

fonte:
www.ansa.it

Qualche giorno addietro, mi è capitato di leggere l'etichetta su una bottiglia di una marca di acqua minerale, distribuita da una nota catena di cooperative. Sull'etichetta erano riportati i minerali contenuti nell'acqua con l'indicazione delle quantità in microgrammi per litro, come da normativa vigente. In calce erano elencati gli elementi chimici di cui il laboratorio di analisi (le analisi risalivano al 2004) aveva rilevato delle tracce: tra i vari elementi, spiccava il bario.

E' la prima volta in cui noto il bario tra gli inquinanti dell'acqua minerale: di solito l'etichetta indica tracce di arsenico, manganese etc. ma non di bario. Sarei tentato di collegare la presenza di tale metallo tossico alla sua diffusione nell’ambiente dovuta, come dimostrato in modo incontrovertibile, alla nefasta operazione "scie chimiche".

Il discorso si inserisce nel dibattito circa la preferenza da accordare all'acqua minerale imbottigliata oppure a quella di rubinetto. Siamo sinceri: sono una peggio dell'altra. Qualche pseudo-ambientalista sostiene che l'acqua del rubinetto è migliore, perché maggiormente controllata. Sarà pure vero, ma è sempre contaminata dai veleni che cadono dal cielo e da moltissimi altri inquinanti. Inoltre di solito è "depurata" e disinfettata con ipoclorito di sodio, biossido di cloro, perossido di idrogeno e policloruro di… alluminio, come se non bastasse quello sparso con gli aerei della morte. A volte poi le aziende che distribuiscono l'acqua “potabile”, vi aggiungono qualcos'altro...

Consiglierei, stando così le cose, di ricorrere a metodi per eliminare, per quanto possibile, i metalli pesanti dal prezioso liquido: si possono usare dei batteri anaerobici che si nutrono di metalli e di idrocarburi e che rendono anche il sapore dell'acqua molto più gradevole. Pure l'installazione di un impianto ad osmosi inversa è una buona risoluzione. Non sono da trascurare, infine, tutti quei sistemi che agiscono sull'acqua intesa come elemento, per così dire, vivo: dalla radionica alle tecniche del Dr Emoto.

L'ideale sarebbe raccogliere l'acqua in caraffe di vetro (si evitino i contenitori di plastica) e depurarla con i procedimenti suggeriti, prima di berla o di usarla per cucinare.

Approfondimenti:


Batteri mangia-arsenico per depurare acque inquinate, 2003
Zret, Acqua, 2007


Fermate l'appello che chiede di donare sangue B+ all'ospedale Meyer per un bambino leucemico

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "infinity999" e "claudioma****2".

Sta circolando da alcuni giorni un appello, sotto forma di e-mail e SMS, che invita a donare sangue del gruppo B+ per un bambino ricoverato all'ospedale Meyer. Ecco un esempio del testo dell'appello (ho rimosso il numero di telefono per evitare abusi e il nome del bambino in ossequio alle norme sulle notizie riguardanti minori):
E' vero, ho controllato su internet!! Baci Kri

Subject: IMPORTANTISSIMO E URGENTE

C'è un bimbo di 17 mesi che necessita di sangue del gruppo B positivo a causa di una forma di leucemia fulminante. Telefonare al Mayer (055/*****) per R******* C*********.

SPARGERE LA VOCE URGENTEMENTE.
Una raccomandazione: quando vedete un appello che inizia con le parole "è vero" o, peggio ancora, "ho controllato su Internet", assicuratevi che il vostro bufalometro vada al massimo. Più un appello contiene affermazioni di autenticità (senza però fornire alcun link di conferma), più è probabile che sia una fandonia.

Infatti l'appello non va diffuso, perché il bambino esiste realmente ma non c'è alcuna carenza di sangue e l'ospedale è intasato da richieste di informazioni. Lasciateli lavorare.

Ecco infatti cosa scrive l'ospedale nel proprio sito (le evidenziazioni sono mie):
In merito alle e-mail e agli sms nei quali si fa appello per la ricerca di sangue B+ per un bambino leucemico, l'Ospedale Pediatrico Meyer precisa che non esiste una situazione di urgenza, nè di emergenza e di non aver mai comunicato alcun appello. Il Centro Sangue del Meyer ha abbondanti scorte di sangue per questo bambino. Anzi in tutta la Toscana assistono a un fenomeno di sovrabbondanza di questo tipo di sangue.

Ringraziamo i tantissimi cittadini che si sono rivolti e anche oggi si rivolgono a noi e alla rete di raccolta di sangue. L'Ospedale pediatrico Meyer fa appello alla collaborazione di tutti, invitando i cittadini a non intasare i centralini dell'Ospedale, nè i numeri del Centro Sangue di Firenze. Il rischio è che chi ha veramente necessità non possa contattare l'Ospedale, nè i servizi interni. Il Meyer ribadisce che non c'è emergenza sangue di tipo B+.

Ricordiamo l'importanza di donare sangue e midollo osseo tutto l'anno. La donazione è importantissima per i bambini che a noi si rivolgono per ritrovare la salute.
Non è la prima volta che dei genitori o familiari ansiosi lanciano appelli via Internet, spinti dall'emozione, senza rendersi conto del disagio che causano proprio alle strutture sanitarie che stanno curando i loro cari. E' già successo con l'ospedale Maggiore di Novara, il Bambino Gesù di Roma, il Regina Margherita di Torino, e i risultati sono sempre gli stessi: disagi per l'ospedale, appelli che girano per la Rete molto tempo dopo che sono scaduti, tanti soldi spesi in SMS inutili.

Lo stato d'animo di chi ha un figlio gravemente malato è comprensibile; è meno comprensibile quello di chi pensa pigramente di aiutare il prossimo senza fatica inoltrando un e-mail o un SMS senza fare una semplice verifica su Internet.

http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=289&id=6191&aa=2005

Tira una brutta aria quando si scatena la violenza etica della sinistra